La Romania è un paese con una forte tradizione vinicola.

Una storia affascinante ed un paesaggio nel quale si respira questo amore per le vigne, ma anche un luogo, il Delta del Danubio, in cui realmente la natura si esprime quasi magicamente.

Una zona dove il connubio tra l’essere umano, la vite ed il paesaggio hanno raggiunto un equilibrio unico al mondo.

Abbiamo investito qui e vogliamo dare il nostro contributo a produrre grandi vini che facciano conoscere questa terra meravigliosa

Gli inizi sono stati difficili, la prima parte della cantina è stata costruita nel 2011 nella campagna dobrogeana, a ridosso dei terrazzamenti danubiani.

Nei primi anni non si disponeva dell’energia elettrica di rete o dell’acqua corrente, si sopperiva alla carenza con un vecchio generatore ed un serbatoio di acqua, la cantina in generale era scarsamente dotata di tecnologia.

L’esperienza e la tecnica acquisita negli anni hanno comunque permesso di produrre vini eccellenti fin dagli inizi, lo testimoniano i riconoscimenti ricevuti in quegli anni.

Questo dimostra che si può sopperire alla carenza di tecnologia con l’esperienza ed una buona tecnica artigianale.

Questa azienda è frutto di un progetto che rispecchia i canoni di un investimento etico

I vini che produciamo in quella zona sono completamenti diversi da quelli Umbri, nel rispetto di un ambiente pedoclimatico e dei vitigni autoctoni che hanno una loro forte identità.

Alla complessità e potenza dei vini umbri i vini rumeni possono contrapporre eleganza e freschezza.

I vitigni coltivati sono in prevalenza autoctoni come la Feteasca Regala, la Babeasca Neagra e la Feteasca Neagra, c’è anche l’Aligotè della Borgona che in Romania sembra aver trovato il suo terroir ottimale.

Il progetto ha avuto una forte componente etica: fin dagli inizi si è coltivato la vigna secondo le regole europee dell’agricoltura biologica, si collabora preferenzialmente con gli abitanti locali e allo stesso modo si utilizzano materiali del posto per la vigna e la cantina, così che i soldi degli investimenti (a volte fondi europei) restino in gran parte nella zona.

È gratificante aiutare nello sviluppo questa terra affascinante, selvaggia e a volte rude, l’ambiente tutt’altro che patinato ci aiuta a recuperare lo spirito da agricoltore in parte perso in Italia.